Archive | August, 2019

ciao papà

30 Aug

Caro papà,

Sono qui che faccio i conti con la chiusura del semestre e il mio primo anno da sola a New York e Roma mi sembra meno lontana. Questo progetto finale mi ha dato la possibilità di costruirmi anche uno spazio di memoria familiare e allora ti chiedo, cosa ti ricordi di nonno? quali solo le cose più intime che ti vengono in mente di lui? e della sua vita pubblica che ti ricordi?

mi piacerebbe leggerti, 

ti abbraccio 

giulia

Cara Giulia,

provo a rispondere alla tua richiesta, ma ho due difficoltà. il tempo e la memoria!!

Un ricordo che ho da sempre vivo è la contrapposizione “politica” che abbiamo sempre vissuto.

Una cosa che mi è rimasta impressa, e che mi ha formato, è che lui quale convinto socialista, ma del partito di Nenni e Lombardi e non certo di quello di Craxi, mi ha sempre ripetuto, parlando della costruzione del socialismo, che non si poteva sacrificare la vita di intere generazioni in attesa del “sol dell’avvenire”, (pensando ai regimi comunisti dell’est) ma che la costruzione del socialismo, attraverso un coerente riformismo, doveva considerare che le persone hanno una vita sola e che hanno diritto a viverla compiutamente soddisfacendo aspirazioni e bisogni, non sacrificando tutto ad una attesa di un mondo migliore.

Dicevo che questa è una lezione che mi ha formato, insieme al pensiero e cultura protestante, insegnandomi il rispetto per le persone e per i loro bisogni di vita.

Un’altra pillola.

Sicuramente sai, ma ti ricordo, che nonno ha deciso di scrivere  le proprie “memorie” dopo che a circa 65 anni ( era appena andato in pensione) ha avuto un ictus che gli ha procurato una emiparesi destra.

Era impossibilitato a scrivere con la destra e così, con un  grande sforzo di volontà, ha imparato a scrivere con la sinistra e poi si è messo a scrivere le memorie.

Questa è una cosa che mi colpì molto, perchè è stata la dimostrazione di che pasta fosse fatto! Un uomo che affrontava le difficoltà della vita senza farsi scoraggiare dalle difficoltà.

Giulia sono veramente felice che tu abbia deciso di fare questo lavoro, che fa riemergere memorie dimenticate che riguardano i miei amati genitori. Ci siamo spesso scontrati, ma sempre rispettati e reciprocamente amati.

Ti confesso che mi strugge leggerle e rendermi conto di quanto soffrisse intimamente della sua condizione “di malattia” ma senza farlo minimamente pesare.

Abbiamo dato per scontata la sua serenità e questo, mi viene da pensare, ci ha impedito di essergli veramente vicino ogni giorno che passava.

Giulia, grazie, perchè hai il merito di farmi ripensare a come sono, sperando che questo mi faccia migliorare.

baci.

Papà.

 

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