Femminicidio

18 May

“L’Homo Italicus” non è mai stato un campione nella affermazione e difesa dell’eguaglianza nei diritti “di genere”, basti pensare a quanto c’è voluto per eliminare dal nostro ordinamento il “delitto d’onore”.
Ma ci viene da pensare che il vertiginoso aumento dei casi di “femminicidio” che si sta registrando è un effetto che non può essere indipendente dal disasto culturale al quale questo paese è stato sottoposto negli ultimi trenta anni.
L’avvento delle TV commerciali ha abbattuto qualsiasi vigilanza ( vigilanza = attività positiva; Controllo= attività negativa in quanto al limite della censura) sui messaggi culturali che transitano verso tutti noi.
L’aver puntato su una immagine di donna quale oggetto a disposizione dell’uomo, il far pensare che per una donna l’unica, o la più rapida, strada per l’affermazione è “piacere” all’uomo , il messaggio che essere una “velina” o “letterina” o “meteorina” o quant’altro sia il modo diretto di “esporsi” nel negozio del piacere ed in questo modo “catturare” il calciatore od il “potente” di turno, raggiungendo in questo modo una qualche “affermazione sociale”, cos’altro non è stato se non affermare che la donna è un “benefit” di cui l’uomo può usufruire sino a che ne ha voglia, salvo poi “disfarsene” quando non corrisponde più ai propr interessi o voleri??

Questo paese non uscirà mai dal precipizio politico e culturale nel quale è precipitato, – E’ PRECIPITATO , NON E’ CHE STA PRECIPITANDO -, se non si riparte da qui, se non ci si pone il problema di fare una immediata e sostanziale “inversione di marcia” culturale. Solo così si potrà ritovare la strada che ci potrà riportare su un percorso di civiltà, sociale, politica, culturale, dei dititti e dell’uguaglianza.

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